A spasso per la Francia, Provenza

Avignone: cosa vedere in due giorni

Avignone sorge alla confluenza dei fiumi Rodano e Durance nel dipartimento del Vaucluse, nel nord-ovest della regione Provenza. E’ nota come “la città dei Papi” perché dal 1309 al 1377 fu sede dei Papi cattolici, e rimase sotto il loro dominio fino al 1791, quando entrò a far parte della Francia.

In quest’articolo di guiderò alla scoperta dei luoghi imperdibili legati al passato glorioso della città ma ti svelerò anche un lato più insolito di Avignone perché è bello scoprire il mondo “fuori dai luoghi comuni”.

Una città ricca di storia

Avignone divenne residenza papale nel 1309, sotto papa Clemente V. Il suo successore, Giovanni XXII, ne fece la capitale della cristianità e trasformò il suo antico palazzo episcopale nel primo palazzo papale. Innocenzo VI la dotò di bastioni.

In tutto, nove papi si sono succeduti nel Palazzo dei Papi e lo hanno arricchito durante i loro pontificati, dando vita all’edificio gotico più straordinario del mondo. Sotto i loro regni, la Corte era prolifica di attività, e attirava schiere di mercanti, pittori, scultori e musicisti. Nel XIV secolo, la biblioteca papale di Avignone era la più grande d’Europa, con 2.000 volumi. Era il punto di riferimento di un gruppo di ecclesiastici appassionati di letteratura, tra cui Petrarca, il fondatore dell’umanesimo.

Territorio papale fino alla Rivoluzione francese, Avignone cade in una relativa oscurità nel XIX secolo, per poi rinascere come capitale culturale nel XX secolo. È stata la culla della félibrige, la rinascita letteraria provenzale, e il suo Festival del Teatro, creato nel 1946 da Jean Vilar, le ha conferito una reputazione internazionale.

Giorno 1: la “passeggiata dei papi”

balade des papes

Del suo passato fiammeggiante di capitale della cristianità, Avignone ha conservato un’eredità eccezionale, in gran parte inserita nel Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Per scoprirla, l’Ufficio del turismo di Avignone propone 3 itinerari, tra cui “la balade des papes” (la passeggiata dei papi) che vi consente una panoramica dei luoghi “imperdibili” della città.

Il punto di partenza è la piazza del Palazzo dei Papi (vedi mappa – D). Da qui la vostra prima tappa sarà il Rocher des Doms (1). Questo giardino all’inglese, situato sulla roccia che sovrasta il Palazzo dei Papi, offre una magnifica vista panoramica sulla città vecchia, sui monumenti e sui paesaggi dalla pianura del Rodano al Mont Ventoux. Da qui potete facilmente raggiungere il ponte più celebre del mondo!

copertina

Il Ponte Saint-Bénezet (M2) meglio conosciuto come “Pont d’Avignon” per via della celebre canzoncina, è una vera e propria prodezza tecnica! Costruito nel XII secolo, un tempo collegava le due sponde del Rodano. Oggi rimangono solo 4 delle 22 arcate originali e dal 1995 è Patrimonio Mondiale UNESCO. Il ponte di Avignone è il primo sito medievale ad essere accessibile alle persone a mobilità ridotta. La passeggiata sul ponte offre un altro panorama da non perdere: quello sui bastioni, il Palazzo dei Papi e la cittadella medievale Villeneuve-lez-Avignon.

Tornate sui vostri passi, riattraversate il giardino e attraverso la scalinata Saint-Anne arriverete a La Manutention (2B) : un centro culturale con un programma di musica jazz, concerti dal vivo e film. L’architettura è incantevole, con alte finestre e un cortile-giardino, e il ristorante con piatti veloci ma discreti (rue des Escaliers Sainte Anne, 4).

Proseguite fino a place de l’Amirande. Qui troverete La Mirande (4) una bellissima dimora storica che ospita un lussuoso hotel 5 stelle e un ristorante Michelin. Vi consiglio di fare almeno una sosta al bar per un drink o un caffè perché il luogo merita una sbirciatina.

Da place de l’Amirande imboccate rue Peyrolerie (5), una via molto suggestiva, lastricata con i sassi del fiume Rodano. Nel Medioevo, questa era la strada dove si fabbricavano le caldaie. Il suo nome deriva dalla parola provenzale peyrou che significa calderone.

Vi ritroverete così di nuovo in piazza del Palazzo dei Papi, circondati da quattro meraviglie. L‘Hôtel des Monnaies (6) è una dimora del 17 secolo dalla facciata barocca patrimonio UNESCO. Il museo del Petit Palais (8), gratuito, conserva una ricca collezione di dipinti italiani a soggetto sacro che spazia dal XIII al XVI secolo con opere tra gli altri del Botticelli.

Altra perla della piazza è la Basilica Notre-Dame-Des-Doms (7). Costruita nel XII secolo e rimaneggiata nel XV e XVII secolo, la basilica domina la valle del Rodano dal Rocher des Doms, accanto al Palazzo dei Papi. Il suo campanile è sormontato da una Vergine Maria in piombo dorato. Un grande presepe occupa l’intera superficie della cappella detta “Spiefami” da Natale al 2 febbraio, secondo l’antica tradizione provenzale. Dal 1995 è Patrimonio UNESCO insieme al suo organo del 1819. Il balcone antistante la Basilica vi regalerà il terzo panorama imperdibile della città.

Siamo così giunti al diamante della piazza, il Palazzo dei Papi (M1). Residenza dei pontefici nel XIV secolo e Patrimonio UNESCO, è il più grande palazzo gotico del mondo (15.000 m2 di superficie, pari al volume di 4 cattedrali gotiche). Il monumento presenta 25 luoghi aperti alla visita: le grandi sale di rappresentanza, le sale del tesoro, le cappelle e gli appartamenti privati con le favolose decorazioni ad affresco dell’artista italiano Matteo Giovannetti. Inoltre il Palazzo è il primo e unico monumento al mondo a proporre per la visita l’ausilio dell’Histopad incluso nel prezzo d’entrata. L’Histopad è un tablet interattivo che tramite la tecnologia della realtà aumentata fornisce la ricostruzione in 3D di nove sale del Palazzo così come queste dovevano apparire nel 14 sec. oltre a fornire spiegazioni e commenti in 7 lingue.

Recentemente restaurati, i Giardini del Palazzo sono accessibili durante la visita e costituiscono una nuova attrazione per i visitatori, offrendo un luogo per rilassarsi e godere del verde. Sono classificati come monumenti storici e fanno parte del Patrimonio Mondiale dell’Unesco.

Giorno 2: Avignone insolita

Eccovi la mia personalissima selezione delle 6 cose insolite da fare ad Avignone.

Le 70 finestre dipinte.

Da anni, nuove opere di artisti contemporanei si accostano ai classici tesori architettonici di Avignone. Come quelle della pittrice Marion Pochy creatrice di murales in Francia e nel mondo intero. Negli anni ’80 l’artista realizza ad Avignone 70 finestre dipinte, 70 trompe-l’oeil sparsi per la città che rendono omaggio al Festival Teatrale di Avignone raccontandone i momenti salienti a partire dalla sua istituzione nel 1947. Divertitevi a scovarli mentre passeggiate per la città.

Sulle tracce di Laura e Petrarca

Sapevate che Avignone ha permesso all’Italia di avere uno dei suoi più grandi poeti? E’ proprio in questa città (dove il poeta si trasferisce dopo i suoi studi) che Petrarca farà l’incontro che cambierà la sua vita. Il 6 aprile 1327, passando davanti al convento di Santa Chiara, Petrarca incontra Laura e se ne innamora perdutamente. Da questo amore nasce un’opera prolifica passata alla storia. Di questa cappella del 14 secolo situata in Rue du Roi-René oggi rimangono solo alcune cappelle laterali, l’abside, e una targa che commemora il celebre incontro qui avvenuto. Ma c’è anche un altro luogo sacro legato al nome di Laura, ed è la Chapelle des Cordeliers in rue des Tenturiers dove si narra la giovane sia stata sepolta.

Rue des Tenturiers

E’ considerata la via pedonale più alternativa della città. Passeggiate tra i suoi caffè, le gallerie d’arte, le librerie d’occasione (bouquiniste), le panchine in pietra all’ombra dei platani. Qui, oltre alla sopra citata Chapelle des Cordeliers, non perdetevi la Chapelle des Pénitents Gris dove ogni anno si celebra il miracolo della separazione delle acque avvenuto il 30 novembre 1433 durante l’esondazione del Rodano.

Passeggiata in battello

Ammirate la Città dei Papi da un’altra prospettiva grazie alle crociere in battello proposte dalla Compagnie des Grands Bateaux d’Avignon. Potete scegliere tra ben 4 proposte differenti: passeggiata fluviale di 1h, crociera con pranzo o concerto a bordo, o crociera con escursione guidata ad Arles o Villeneuve-lez-Avignon.

Un caffè da Stéphane

Un bar in un negozio vintage o un negozio vintage in un bar? Cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia e il risultato è un posto originale gestito da un signore delizioso. Stéphane chiacchiera volentieri con i suoi clienti (a patto che parlino la sua lingua), vi racconta di come la vita lo ha portato fin lì e dei suoi tanti progetti per il futuro. Nel menù troverete solo caffè e qualche bevanda fresca, ma avranno un sapore indimenticabile perché serviti con tanta anima. (Brocanterie-Bazar café, rue de la Bonnetterie)

Relax con i pesciolini

Lo ammetto, non avevo visto mai niente di simile prima, per questo non ho resistito e a fine giornata ho immerso i miei piedi stanchi in un plexiglass pieno d’acqua e pesciolini Garra Rufa. Ora dovete sapere che questi simpatici pesciolini sono noti come “Pesci Dottore” per la loro peculiarità di nutrirsi di cellule morte della pelle. Per questo all’estero vengono usati per la pedicure e per alleviare patologie della pelle come psoriasi e dermatiti (ittoterapia).  Se volete regalarvi questa coccola, andate alla Instant Fish Spa in rue de la Bonnetterie 18.

Dove mangiare

Per i pasti mi sono affidata ai suggerimenti dell’Ufficio del Turismo e così ho voluto provare Le 46 (rue de la Balance 46). Lo consiglio perché i piatti sono preparati con prodotti di stagione freschi e di qualità provenienti dai mercati provenzali. Inoltre perché è possibile degustare oltre 300 vini diversi provenienti dalla Valle del Rodano e da tutto il mondo. Il posto è ideale anche per un aperitivo a cui accompagnare una selezione di salumi, formaggi e tapas di qualità.

Per una serata primaverile o estiva ricca d’atmosfera il luogo ideale è Place des Carmes. Situata nella parte nord-est di Avignone, la piazza ospita oggi un gran numero di piacevoli bar e ristoranti con tavolini all’aperto. Anche qui mi permetto di consigliarvi un ristorantino, Hygge. Mi è piaciuto perché i piatti sono preparati con prodotti bio e il locale è arredato in modo originale con pezzi vintage provenienti da negozi dell’usato. Se amate i mercati, fate un salto a place des Carmes anche il sabato mattina per immergervi tra odori e sapori provenzali o la domenica per il mercatino dell’usato.

Dove dormire

Per il mio soggiorno ho optato per una soluzione economica ma confortevole, fuori dal centro storico ma comunque ben collegata. Il residence alberghiero Adagio Access Avignon si trova infatti a due passi dalla stazione ferroviaria ad alta velocità (TGV) e a 500 m dalla fermata del bus che vi porta in centro. Inoltre le stanze sono disegnate come dei mini appartamenti, con disimpegno e angolo cottura.

Come arrivare

Dall’Italia il modo più rapido di arrivare in treno è facendo Milano-Lyon (TGV o Trenitalia- 4h30 circa) e poi il TGV Lyon- Avignon (1h circa). Vi ricordo che il treno è anche il mezzo più sostenibile per viaggiare. Se potete, sceglietelo. Se non potete, gli aeroporti più vicini per i voli internazionali sono Nizza e Marsiglia. Da entrambe le città poi potete prendere sempre il TGV (da Nizza impiegherete circa 3h, da Marsiglia solo 30 min.)

Visitate di più spendendo di meno

Concludo il mio vademecum su Avignone suggerendovi l’acquisto del City Pass. Con questa carta potrete risparmiare fino a 50€ sulle attrazioni imperdibili della città oltre a sconti sulle visite guidate e offerte speciali su alcune attività. Potete acquistare il vostro Pass on line a questo link.

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