A spasso per la Francia, Costa Azzurra

Costa Azzurra d’inverno: scopri la capitale della mimosa

La Costa Azzurra d’inverno conserva gli stessi colori e la stessa luce che da sempre la contraddistinguono e nel mese di febbraio, si arricchisce di grandi eventi come il Carnevale di Nizza, la festa dei limoni di Menton e la festa della mimosa di Mandelieu-la-Napoule.

In quest’articolo vi porterò alla scoperta della piccola cittadina di Mandelieu-la-Napoule, nota in Francia come capitale della mimosa perché da dicembre a marzo il suo territorio si colora di giallo, il colore del fiore giunto qui dalla lontana Australia ben 140 anni fa.

Storia di un fiore

E’ nel 1880 che la mimosa dalla lontana Australia, sua terra d’origine, fa la sua apparizione sulle pendici della Croix des Gardes a Cannes, probabilmente introdotta dagli illustri turisti invernali come il Duca di Vallombrosa o Lord Brougham. La sua coltivazione viene subito largamente promossa, i coltivatori di mimosa si moltiplicano nella regione, soprattutto nelle località di Tanneron, Pégomas e Mandelieu, dalla cui stazione la mimosa viene spedita in tutte le grandi città di Francia e d’Europa.

La strada della mimosa

Grazie al clima dolce della regione e alla memoria genetica del fiore (in Australia sarebbe estate!) la mimosa fiorisce d’inverno in Costa Azzurra su un territorio molto esteso, dando origine alla famosa “strada della mimosa” che si snoda per 130 km da Bormes-les-Mimosas fino a Grasse. Zigzagando tra costa e massicci boschivi, accompagnati dal profumo inebriante della mimosa in fiore, questa strada vi conduce alla scoperta di un territorio autentico, con la sua atmosfera festosa, e un patrimonio sorprendente. Scopri tutte le otto tappe della strada della mimosa qui.

Mandelieu-la-Napoule: capitale della mimosa

Situata a 10 km da Cannes, Mandelieu è la culla della cultura della mimosa. Innanzitutto per la sua posizione geografica privilegiata ai piedi del Massiccio del Tanneron che ospita la più grande foresta di mimosa d’Europa. In secondo luogo per le innumerevoli attività e tradizioni che la animano durante i mesi della fioritura. Ecco alcune esperienze imperdibili.

Passeggiata nella foresta di mimosa

Durante la stagione della fioritura, l’Ufficio del Turismo propone un’ampia gamma di passeggiate o tour motorizzati (in auto d’epoca, in gruppo, per singoli, ecc.) per scoprire la mimosa in tutte le sue forme nel cuore del bosco di mimose del Tanneron. Oppure potete scegliere, come ho fatto io, di inoltrarvi in autonomia nel mare di mimose. I sentieri sono ben segnalati e privi di difficoltà particolari. Da avenue de Cannes, nel centro di Mandelieu, il modo più semplice per raggiungerli è imboccare bd de Tarascon, che poi diventa bd des Termes. Proseguendo lungo la stessa strada, arrivate alla route de Tanneron. Sulla vostra destra incontrerete un parcheggio. Lasciate lì l’auto perché sulla sinistra inizia la Piste de Barbossi che vi porterà nella foresta del Grand Duc.

Ci sono anche altri itinerari che partono dal Capitou, il quartiere dei mimosai di Mandelieu. Per scoprirli vi basterà munirvi della brochure  « Les 15 plus belles randonnées au départ de Mandelieu » (le 15 passeggiate più belle di Mandelieu) in vendita a 5€ all’ufficio del turismo.

Visita ad una forcerie

Tra le attività più interessanti c’è la visita ad una “forcerie” e cioè al luogo dove i coltivatori di mimosa lavorano il fiore per prepararlo alla vendita. E’ proprio grazie alla tecnica del “forçage” che la mimosa può essere commercializzata. Si tratta di un procedimento eseguito in una stanza chiusa dove viene mantenuta una temperatura stabile di 25°C e un’umidità dell’85%, condizioni che permettono al fiore di completare la fioritura. Entrare in una forcerie vi permetterà soprattutto di incontrare i mimosai, ascoltare le loro storie e condividere la loro passione.

Come quella di Stéphane Reynaud, che ho avuto il piacere di incontrare nella sua forcerie di Pégomas grazie alla visita organizzata dall’Ufficio del turismo di Mandelieu. La famiglia Reynaud produce mimosa da ben 4 generazioni e da qualche anno collabora anche con gli artigiani della regione che a partire dal fiore producono sciroppi, miele, profumatori d’ambiente e eau de toilette. Tanti prodotti da scoprire e acquistare alla fine della visita. I prodotti sono acquistabili durante tutto l’anno anche on line sul sito dell’azienda riviera-mimosa.com.

L’arboreto di mimosa: un museo a cielo aperto

Pensate che a Mandelieu esiste un parco pubblico assolutamente gratuito che ospita l’arboreto della mimosa, con un centinaio di specie di mimosa e un’area espositiva all’aperto dove è possibile scoprire la storia della mimosa legata alla città. Si tratta del parco Emmanuelle de Marande (Avenue Général Garbay et Chemin du Bon Pin), dove potrete inebriare i vostri occhi e il vostro olfatto, fare un pic-nic, far scorrazzare il vostro cane libero e felice (i cani possono essere lasciati senza guinzaglio)o scoprire la storia delle famiglie di mimosai che grazie al loro lavoro, hanno reso la mimosa una delle principali attrazioni turistiche invernali del luogo.

La Festa della mimosa dal 1931!

Quest’anno la storica festa è stata celebrata dal 14 al 18 febbraio: 4 giorni di condivisione gioiosa scanditi da un grande banchetto, un concerto inaugurale, sfilate, cortei di luci, corsi fioriti, carnevale dei bambini, passeggiate, mostre, e distribuzione di mimose! Il tutto condito da un’organizzazione davvero impeccabile. Tieni d’occhio il sito dell’ente del turismo per scoprire in anteprima le date del 2025.

Le corso fléuri, festa della mimosa

Gli altri tesori di Mandelieu

Il castello di La Napoule

Il castello, che sorge in riva al mare di fronte ad un panorama mozzafiato, vi rapirà per la sua bellezza e la romantica storia dei suoi 2 ultimi abitanti, Henry e Marie Clews.

La storia di questo luogo ha inizio in epoca romana, prosegue nel Medioevo con la famiglia de Villeneuve che costruisce una fortezza sull’antico sito romano. La fortezza viene distrutta e ricostruita più volte nel corso della storia fino ad arrivare al 1918, anno in cui una coppia di artisti e mecenati americani, i Clews, acquista le rovine e decide di farne uno scrigno di amore e di arte. Henry Clews è scultore e nel castello crea un luminoso atelier oggi abitato da tutte le sue creazioni. Marie è architetto paesaggista e concepisce il giardino del castello. Progettano persino la loro tomba che ha un’apertura laterale pensata apposta per far librare le loro anime e farle ricongiungere post-mortem.

Informazioni per le visite: Da ottobre a marzo, ogni venerdì alle 15.00 viene organizzata una visita su prenotazione seguita da una visita autogestita dei giardini. Dal 1° aprile al 29 settembre 2024 il castello è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00. Le visite guidate al castello sono disponibili alle 11.30, 14.30, 15.30 e 16.30. Costo: 7€

La natura e lo sport

Mandelieu è un vero e proprio parco giochi per le vacanze sportive in Costa Azzurra grazie al suo paesaggio naturale ricco e variegato: il mar mediterraneo, le pendici del massiccio dell’Esterel, i parchi protetti e il fiume Siagne, le cui sponde sono state recentemente valorizzate.

Il centro nautico di Mandelieu “Les Voiles des Lérins” propone una trentina di sport nautici tra cui Immersioni, canottaggio, vela costiera, nuoto, sci nautico, wake board, wake surf, paddle, pedalò, catamarano e kite surf.

L’altra caratteristica di Mandelieu è l’ampia varietà di percorsi e sentieri adatti a tutti i livelli di mountain bike. Dai sentieri costieri con pendii ripidi e viste a picco sul mare, alle discese tra gli alberi di mimosa in fiore.

Infine Mandelieu è tra le più rinomate destinazioni golfistiche di Francia con i suoi due campi da golf, l’Old Course e il Riviera Golf de Barbossi.

Dove mangiare

Il primo che vi propongo è un posto bello per gli occhi oltre che raffinato per il palato. Il ristorante Les Bertavelles (place du Chateau, 1) è un punto di riferimento per gli amanti della buona tavola perché propone piatti della grande tradizione culinaria francese preparati con prodotti freschi e di qualità. Tutto è realizzato in loco, dalle salse ai dessert. Inoltre il ristorante gode di una vista mozzafiato sul Castello di Mandelieu. Dispone di un ampio dehor ornato da una varietà di piante scelte con cura, che creano un’atmosfera lussureggiante e rilassante per pranzare all’aperto.

Il secondo, il ristorante brasserie Pépite (avenue Henry Clews, 277) è per gli amanti del mare perché si trova al porto. Ha Interni arredati con gusto, terrazza con vista sul mare e cucina per tutti i gusti!

Infine mi permetto di consigliare il Neapolis (rue Charles Pierrugues, 11), scovato grazie ad un abitante del posto la sera del nostro arrivo. Era il 14 febbraio e tutti i ristoranti proponevano menu di san valentino a prezzi folli. Il Neapolis invece no e devo dire che il suo pesce spada con pomodorini e capperi mi ha piacevolmente sorpreso. Il Neapolis propone piatti di stagione della cucina provenzale e mediterranea e pizza.

Dove dormire

L’hotel Pullman di Mandelieu è il posto perfetto per godere del mare e del sole della Costa Azzurra, anche d’inverno. Le camere ampie e moderne dispongono di un’ampia terrazza con vista mare o campo da golf. Inoltre la parte esterna dell’hotel, dotata di piscina e dove si può fare colazione, si affaccia su una spiaggia di sabbia privata. Il mare è realmente a due passi e il fruscio delle onde accompagnerà il sorseggiare lento del vostro caffè. Lento, si, perché vorrete assaporare il momento e questo luogo paradisiaco fino in fondo e il più a lungo possibile.

Hotel Pullman Mandelieu

Per chi preferisce un alloggio più economico, l’hotel Ibis di Mandelieu è senz’altro un’alternativa di tutto rispetto, con camere pulite e letti comodi.

Come arrivare

Mandelieu-la-Napoule si trova 10 km da Cannes ed è raggiungibile dall’Italia con treno regionale da Ventimiglia (a seconda dell’orario può essere necessario un cambio a Cannes). L’aeroporto più vicino è quello di Nizza.

Se questo articolo ti ha ispirato, condividilo con chi ama il giallo, i fiori e le storie senza tempo che solo certi luoghi magici sanno custodire. 🙂

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