Arroccato sulla cima di una collina nel 18° arrondissement di Parigi, Montmartre è un quartiere dal fascino indiscusso che ogni anno attira migliaglia di turisti che vengono qui per visitare la celebre basilica del Sacré-Coeur e ammirare la magnifica vista su Parigi. Ma dietro la facciata turistica, Montmartre ha saputo conservare l’anima bohémienne dell’antico borgo che fu (annesso a Parigi nel 1860) e che tanto ha affascinato gli artisti del XIX e XX secolo. Ed è quest’anima che voglio raccontarvi e farvi scoprire in quest’articolo.
Dieci tappe attraverso la storia incredibile di questo quartiere e ciò che ne rimane, la magia degli artisti che ci hanno vissuto, l’effervescenza dei suoi cabaret bar e bistrot, e qualche curiosità.
Come arrivare
Esistono diverse linee della metro parigina che conducono a Montmartre, ma l’unica che vi permette di arrivare nel cuore del quartiere è la linea 12 con fermata ad Abesses. È la stazione più profonda di Parigi ed è più che altro in salita: dovrete salire 176 gradini per raggiungere Place des Abbesses. Se non avete voglia di fare sport, non vi preoccupate, la stazione è provvista di ascensore.
Quando finalmente sarete in superficie voltatevi, l’ingresso di questa stazione è un’opera di art déco, da contemplare.
1. Il Bateau-Lavoir
Dalla fermata Abesses, imboccate Rue des Abesses e percorretela fino ad incontrare sulla vostra destra rue Ravignan. Salite su per rue Ravignan, attraversate Rue Garreau e arriverete in Place Goudeau. Nei pressi di questa piazza al n. 13 di Rue Ravignan, troverete il Bateau-Lavoir.
Questo edificio nasce come fabbrica di pianoforti, per essere poi suddiviso in ateliers nel 1889. Uno strano insieme di atelier vetusti, mal riscaldati, cui Max Jacob diede questo nome (La barca-lavanderia) vedendo della biancheria stesa alle finestre la prima volta che vi mise piede. Dal 1904 numerosi artisti vi si trasferirono rivoluzionando gli ambienti: tra i più noti Picasso e Modigliani. Altri lo frequentarono assiduamente, come Apollinaire, Cocteau e Gertrude Stein. Oltre a svolgere il ruolo di fulcro culturale, il Bateau-Lavoir assistette all’atto fondatore dell’arte moderna: è qui infatti che Picasso dipinse Les Demoiselles d’Avignon verso il 1907-1907, dando vita al Cubismo.
Di quell’edificio memorabile oggi resta solo una facciata con un nome. Un pannello interattivo collocato all’interno di una vetrina permette al visitatore di ripercorrere i momenti salienti della storia della residenza. Quanta storia, quanta arte! E siamo solo all’inizio….
2. La casa di Dalida
Proseguite la vostra passeggiata in Rue Ravignan che naturalmente vi condurrà fino a Rue d’Orchampt (sulla vostra sinistra). Qui al n. 11 bis, una targa segnala la casa della celebre cantante italiana naturalizzata francese. Dalida visse in questa casa dal 1962 al 1987, anno in cui l’artista dall’animo tormentato si tolse la vita. L’artista riposa nel Cimitero di Montmartre e gli abitanti del quartiere le hanno voluto dedicare una piazza, Place Dalida. Qui troverete il busto in bronzo della cantante rivolto verso uno degli scorci più belli di Montmartre. Non potete perdervelo.
3. I mulini di Montmartre
Uscite da Rue d’Orchampt e all’angolo tra Rue Lepic e Rue Girandon troverete uno dei simboli del quartiere, Le Moulin de la Galette.
E’ l’ultimo dei circa 30 mulini che sorgevano sulla collina ai tempi di Luigi XIV. Divenne poi una balera dove amavano riunirsi artisti e amanti del cancan. Grandi pittori come Auguste Renoir e Vincent Van Gogh lo hanno immortalato nelle loro opere. Il Ballo del Moulin de la Galette di Auguste Renoir si trova al Museo d’Orsay di Parigi. I dipinti a olio della serie Le Moulin de la Galette di Vincent van Gogh si possono ammirare nei principali musei del mondo (Chicago, Tokyo, Berlino, Buenos Aires…).
Oggi il mulino non può essere visitato, ma è possibile avvicinarsi ad esso mangiando nell’omonimo ristorante, situato ai piedi del monumento.
4. L’uomo che esce dal muro
Proseguite lungo Rue Girandon, dopo pochi metri vi troverete in Place Marcel Aymé.
Qui vive l’uomo che esce dal muro! In realtà si tratta di una statua realizzata per rendere omaggio allo scrittore francese che qui visse gran parte della sua vita. Per questo molti suoi romanzi sono ambientati nelle strade del quartiere, come Le Passe-Muraille appunto, a cui la statua si riferisce. Il protagonista del romanzo, monsieur Dutilleul, modesto impiegato ministeriale montmartrois, scopre per caso di avere un potere singolare: è capace di passare attraverso i muri. Lo userà per vendicarsi delle umiliazioni subite in ufficio, poi per rapinare banche e gioiellerie, diventando un uomo ricco.
5.Villa Léandre
Da Place Marcel Aymé imboccate Avenue Junot e percorretela fino ad imbattervi sulla vostra sinistra nella Villa Léandre.
Parigi è piena di piccole strade nascoste e insolite, discreti cul-de-sac e vicoli privati che di solito nascondono case eleganti e una ricca vegetazione. Come questa viuzza senza sbocco dal nome ingannatore. Non è una villa ma una via con due file di graziose case in stile anglo-normanno, mattoni rossi e bianchi, persiane dipinte, pergolati e giardini da operetta londinese. Un mondo a sé stante, molto apprezzato dai cineasti e i fotografi di moda. Pare che queste case siano le più care del quartiere.
6. La Maison Rose
Tornate in Place Dalida e da qui prendete Rue de l’Abreuvoir, la strada più bella e pittoresca di Montmartre. In fondo a questa via troverete la casetta color rosa più nota e fotografata del quartiere.
Qui Laure Germaine Gargallo, moglie del pittore Ramon Pichot – nonché modella di Picasso – aprì una mensa all’inizio del XX secolo. Albert Camus, Suzanne Valadon e Maurice Utrillo, tra gli altri, venivano a mangiare qui. Fu poi un dipinto di Maurice Utrillo – “La Petite Maison Rose”, probabilmente del 1900 – a renderla celebre nel mondo intero.
7. Il Museo Montmartre
La Maison Rose è a due passi dal Musée Montmartre che si trova al 12 di rue Cortot e che vi consiglio vivamente di visitare per varie ragioni.
La prima è che in questa casa, che è la più antica di Montmartre, visse anche il pittore Auguste Renoir per un periodo della sua vita. Negli antichi studi il museo racconta la storia del quartiere e la sua straordinaria effervescenza artistica. La seconda è la presenza di un giardino romantico dove potrete fare una sosta al sole sorseggiando un buon caffè. La terza è la vista che il giardino offre sul vigneto di Clos Montmartre l’ultimo rimasto nel quartiere a perpetuarne la memoria rurale. Il vigneto produce ogni anno alcune migliaia di bottiglie molto pregiate. Nel mese di ottobre, si tiene una grande festa ai piedi del Sacré-Coeur per celebrare la vendemmia di Montmartre.
8. La casa storta
Dal museo Montmartre non vi sarà difficile raggiungere la basilica de Sacré-Coeur, uno dei luoghi emblematici e più visitati della capitale. Ed è proprio accanto alla basilica che si nasconde un fenomeno fuori dal comune, una casa che sembra colare a picco nel terreno!
Ormai la casa storta è ben nota, apparsa nelle foto di tanti turisti, giornalisti e blogger come me. Però se proverete a cercarla vi sarà molto difficile trovarla… a meno che io non vi sveli come fare! La casa è introvabile, perché in realtà non esiste, o meglio esiste ma è perfettamente dritta. Quella della casa storta è un’illusione ottica che potrete voi stessi immortalare seguendo le mie istruzioni. Dovete posizionarvi nell’ultima rampa di scale che sale verso la basilica e guardare alla vostra destra. Vedrete un prato quasi verticale con dietro una casa di mattoncini rossi (che è dritta). Con il vostro telefono o macchina fotografica vi basterà inquadrare il prato in modo che risulti orizzontale, e la casa magicamente affonderà.
9/10. Dove mangiare
Dopo ore passate a camminare per le ripide stradine della collina di Montmartre, una pausa ristoratrice è d’obbligo e può anch’essa diventare l’occasione per scoprire altre curiosità o pezzi di storia di questo quartiere.
Il premio originalità lo vince a mio avviso la crêperie Le Tire-Bouchon in Rue Norvin al 9. Le pareti del locale sono interamente rivestite di bigliettini con messaggi e disegni lasciati dai clienti nel corso degli anni! Ho scoperto questa creperie tanti anni fa e tornandoci di recente sono stata molto felice di trovarla ancora lì, proprio come me la ricordavo. E poi le crepe sono anche buone.
Per il pezzo di storia, vi consiglio invece l’iconico ristorante Le Consulat. Situato in Norvins al 18, in una delle case più antiche del quartiere, questo tipico bistrot francese è particolarmente pittoresco e fotogenico. Ma ciò che lo rende unico è il suo passato: era il luogo dove amavano riunirsi gli artisti che vivevano a Montmartre e di cui abbiamo già parlato: Renoir, Monet, Picasso. Vale la pena entrare per respirare un po’ di storia della città. Pare che il piatto tipico qui sia il coniglio della casa.
Grazie a questo itinerario potrete ottimizzare il vostro tempo e vedere le principali attrazioni e curiosità di Montmartre. Però poi tornateci a Montmartre, senza nessun itinerario, senza mappa, senza guardare l’orologio. Per poter assaporare l’incredibile magia di Montmartre, vi ci dovete perdere. Fermatevi dove volete, quando volete, entrate nei negozietti, osservate gli artisti, gli scorci, sognate, immaginate…. Perché questa è Montmartre, un posto dove la realtà e l’immaginazione si confondono tra tesori senza tempo e artisti in piena attività.
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